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Supporto genitoriale a Brescia: crescere i figli con l’aiuto della comunità

Famiglia

Supporto genitoriale a Brescia: crescere i figli con l’aiuto della comunità

lunedì 12 Maggio 2025

Supporto genitoriale a Brescia: crescere i figli con l’aiuto della comunità

Essere genitori è uno dei compiti più belli ma anche più impegnativi, ovunque – e Brescia non fa eccezione. Immagina una mamma che rientra dal lavoro nel traffico di via Vallecamonica, pensando alla cena da preparare e ai compiti dei bambini da controllare; oppure un papà che, di sabato mattina, cerca di gestire il capriccio di un figlio in coda al supermercato di via Cremona, sentendosi addosso gli occhi dei presenti. Situazioni come queste fanno parte della normalità di tante famiglie bresciane. Se a volte ti senti sopraffatto dalla fatica di conciliare lavoro, casa e figli – o ti chiedi se stai facendo “abbastanza bene” come genitore – sappi che non sei il solo. Non esistono genitori perfetti, esistono genitori che fanno del loro meglio con l’amore e gli strumenti che hanno. È normale sentirsi stanchi, frustrati o in colpa ogni tanto. La buona notizia è che in una comunità coesa come Brescia puoi trovare appoggio e non devi crescere i tuoi figli “tutto da solo”.

La rete di supporto per le famiglie a Brescia

Brescia può vantare una forte rete di servizi e iniziative dedicati alle famiglie e ai genitori. Un primo riferimento è il Consultorio Familiare comunale di Brescia (in via Volturno), dove psicologi ed esperti offrono consulenze su tematiche educative, relazionali e di sostegno alla genitorialità a costi accessibili. Anche il consultorio di ispirazione cattolica in via Don Vender è aperto a colloqui individuali per mamme e papà che cercano orientamento su come gestire i figli in fasi critiche (infanzia, adolescenza, ecc.). Per problematiche specifiche legate ai figli, esistono servizi dedicati: ad esempio, il Servizio SAM (Servizio di Aiuto Psicologico per Minori) dell’ASST spiega ai genitori come sostenere un bambino o un adolescente in difficoltà emotiva, offrendo ascolto e consulenza. Nelle scuole bresciane, inoltre, spesso sono attivi sportelli psicologici o progetti di educazione emotiva che coinvolgono anche le famiglie: informarsi presso gli istituti scolastici può farti scoprire incontri formativi per genitori su temi come l’uso di Internet, l’ansia scolastica o il cyberbullismo (spesso organizzati in collaborazione con associazioni locali e Polizia Postale). Non dimentichiamo il ruolo prezioso delle associazioni di genitori: a Brescia c’è un vivace tessuto associativo (dai gruppi di auto mutuo aiuto per genitori di ragazzi con disabilità, alle associazioni per neo-mamme che organizzano incontri nei quartieri). Anche semplicemente scambiare due parole con altri genitori al parco giochi – ad esempio nell’area bimbi del Parco Castelli o ai giardinetti di Sant’Anna – può farti sentire parte di una piccola comunità solidale, dove ci si confronta e ci si sostiene a vicenda.

Consigli pratici per mamma e papà sotto stress

Al di là dei servizi esterni, ecco alcune strategie pratiche per vivere la genitorialità con un po’ più di serenità. Prima di tutto, concediti il diritto di non essere infallibile: può capitare di alzare la voce o sbagliare atteggiamento; quando succede, non colpevolizzarti troppo, ma usa l’episodio come spunto per capire cosa migliorare. I figli non hanno bisogno di genitori perfetti, ma di genitori sinceri, che sappiano anche chiedere scusa se serve. Ad esempio, se hai avuto una giornata no e sei stato duro con il bambino, la sera parlagli con calma: “Oggi papà/mamma era molto stanco e ha perso la pazienza, mi dispiace. Anche i genitori sbagliano, l’importante è rendersene conto e scusarsi appena possibile.” Così gli insegnerai che nessuno è impeccabile e che dagli errori si può imparare. Un altro consiglio è fare squadra: se siete in due, sostenetevi a vicenda, spartitevi i compiti e cercate di presentarvi uniti di fronte ai figli (discutete eventuali divergenze educative in privato, non davanti ai bambini, per non confonderli). Se sei un genitore single, “fare squadra” significa appoggiarti alla rete allargata: non esitare a chiedere aiuto ai nonni, a una sorella, o anche alle altre mamme del gruppo WhatsApp di classe per un passaggio o una commissione – a Brescia lo spirito di mutuo aiuto tra famiglie è più vivo di quanto pensi, basta attivarlo. Cerca poi di ritagliare del tempo per te: sembrerà impossibile tra mille impegni, ma anche un’ora alla settimana in cui fai qualcosa solo per il tuo benessere (una nuotata in piscina a Mompiano, un caffè con un amico in zona Carmine senza bambini al seguito, o semplicemente leggere un libro in biblioteca mentre i piccoli sono in palestra) ti ricarica e ti rende un genitore più paziente. Infine, non aver paura di stabilire regole chiare in casa e mantenere dei rituali: i bambini (anche gli adolescenti) traggono sicurezza da orari e regole coerenti. Ad esempio, decidere che a cena si mangia tutti insieme senza TV e che prima di dormire ci si racconta la giornata può creare un’atmosfera serena che riduce i conflitti e aumenta la vicinanza emotiva.

La comunità aiuta: non sei solo nella crescita dei tuoi figli

Nessun genitore deve sentirsi solo nella sfida di crescere i figli. Ogni famiglia è un mondo a sé, ma esistono tanti punti di incontro tra questi mondi: dal saluto mattutino tra papà fuori dall’asilo nido, alle chiacchiere tra mamme in attesa all’uscita della scuola in via Oberdan, fino agli eventi cittadini pensati per le famiglie (come le domeniche al Castello con laboratori per bimbi, dove spesso i genitori fanno amicizia tra loro). Coltivare questi legami ti farà sentire parte di una rete e alleggerirà la sensazione di “dovercela fare da soli” che a volte opprime. E ricorda: chiedere consiglio a un esperto non significa essere incapaci, ma avere a cuore il bene dei propri figli. La Brescia delle famiglie è una Brescia dal grande cuore, pronta a tenderti una mano: che sia attraverso un professionista, un vicino di casa o un parente, approfitta di questo supporto. Essere un buon genitore non vuol dire non aver mai bisogno di aiuto, ma saperlo accogliere quando serve. Insieme, come comunità, possiamo crescere bambini e ragazzi più sereni – e genitori meno stressati e più fiduciosi.

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