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Stress genitoriale: come trovare l’equilibrio per i genitori a Rho

Adolescenza
Famiglia

Stress genitoriale: come trovare l’equilibrio per i genitori a Rho

lunedì 12 Maggio 2025

Fare il genitore è uno dei mestieri più belli ma anche tra i più impegnativi al mondo. A Rho, come altrove, mamme e papà si destreggiano ogni giorno tra mille responsabilità: accompagnare i figli a scuola (magari correndo nel traffico di prima mattina), lavorare, preparare i pasti, aiutare con i compiti, portarli in palestra o a danza… il tutto incastrando orari e imprevisti. Non sorprende che alla fine della giornata molti genitori si sentano esausti e stressati. Se anche tu sei un genitore sotto pressione, sappi che è normale sentirsi così a tratti – ma è importante trovare strategie per gestire lo stress genitoriale prima che intacchi il tuo benessere e la serenità familiare.

Perché fare il genitore è stressante?

Ci sono diverse ragioni per cui il ruolo di genitore può generare stress:

  • Mancanza di tempo per sé: i bambini richiedono attenzione costante, soprattutto quando sono piccoli. Le tue esigenze passano in secondo piano: addio sonno regolare, hobby, uscite spensierate. Ritagliarsi anche solo mezz’ora di tranquillità può sembrare impossibile.
  • Carico di responsabilità: dover provvedere ai figli in tutto e per tutto (nutrire, educare, proteggere, intrattenere…) è meraviglioso ma al contempo gravoso. Ci si chiede continuamente se si sta facendo abbastanza o nel modo giusto, con il timore di commettere errori che possano ripercuotersi sui bambini.
  • Routine frenetica e multitasking: le giornate di un genitore sono un incastro continuo e inarrestabile. Il ritmo serrato, mantenuto a lungo, logora sia fisicamente che mentalmente.
  • Pressione sociale e aspettative esterne: oggi c’è l’idea che un “bravo genitore” debba fare tutto e farlo alla perfezione – avere figli educati, brillanti a scuola, impegnati in mille attività – il tutto con sorriso e pazienza. Social network e confronti con altri genitori possono farti sentire inadeguato (“Perché gli altri ce la fanno e io no?”). Questa pressione a essere genitori modello aumenta lo stress.
  • Isolamento e carenza di supporto: un tempo si crescevano i figli all’interno di una comunità più estesa (nonni, zii, vicini…). Oggi spesso la famiglia è più sola. Se non hai parenti vicini a Rho su cui contare o una rete di amicizie, il peso di ogni incombenza ricade unicamente su mamma e papà.

Ovviamente, lo stress genitoriale può colpire chiunque – genitori di neonati stremati dalle notti insonni, genitori di adolescenti alle prese con ribellioni e preoccupazioni (vedi anche il tema dell’ansia adolescenziale), famiglie con un solo genitore che devono fare i salti mortali. È importante riconoscere cosa in particolare ti sta mettendo più sotto pressione.

Strategie per gestire lo stress genitoriale

Come alleviare la pressione e ritrovare un po’ di equilibrio? Ecco qualche suggerimento pratico:

  • Chiedi aiuto senza vergogna: non devi fare tutto da solo. Se hai la fortuna di avere parenti vicini (nonni, fratelli, ecc.), coinvolgili: per i bimbi stare con i nonni o gli zii è piacevole, e tu puoi prenderti una pausa. In alternativa, valuta l’opzione di una babysitter anche solo saltuariamente, per ritagliarti qualche ora libera. Chiedere aiuto non ti rende un genitore peggiore – anzi, dimostra che sai riconoscere i tuoi limiti per il bene di tutta la famiglia.
  • Condividi le responsabilità col partner: se siete in due, fate gioco di squadra. Suddividete compiti e incarichi in modo equilibrato, così che nessuno si senta sopraffatto. Comunicate apertamente quando vi sentite sovraccarichi, anziché accumulare frustrazione. Ricordate che avere cura l’uno dell’altra come coppia vi rende genitori più uniti e resilienti (e aiuta a prevenire eventuali conflitti coniugali – ne parliamo nell’articolo sui problemi di coppia).
  • Abbassa l’asticella (il perfezionismo non serve): accetta che essere un genitore “sufficientemente buono” è già ottimo. La casa può essere un po’ in disordine, i bambini possono anche annoiarsi ogni tanto senza attività programmate, e non è grave se una sera si cena con qualcosa di pronto invece che con piatti cucinati da zero. Datti il permesso di non essere perfetto. Concentrati su ciò che conta davvero: che i figli stiano bene, si sentano amati e al sicuro. Il resto sono dettagli su cui si può sorvolare.
  • Ritagliati momenti di respiro: anche pochi minuti possono fare la differenza. Quando i bimbi dormono o sono a scuola, concediti una pausa invece di sbrigare subito un’altra faccenda. Fatti una passeggiata di 10 minuti intorno all’isolato, leggi qualche pagina di un libro, ascolta una canzone che ti piace con le cuffiette. Se hai un partner, organizzatevi affinché ciascuno di voi abbia ogni tanto una mezza giornata libera solo per sé, da dedicare a ricaricare le pile (uscire con gli amici, fare sport, o anche solo riposare senza sensi di colpa).
  • Cerca confronto con altri genitori: parlare con chi vive la tua stessa situazione aiuta a sentirsi compresi. Al parco giochi o all’uscita di scuola prova a scambiare due parole con gli altri genitori: spesso dietro i sorrisi di circostanza ci sono le stesse fatiche che vivi tu. Condividere esperienze e magari qualche risata sulle gioie e dolori dell’essere genitori alleggerisce la tensione. Potreste anche organizzarvi per aiutarvi a vicenda (ad esempio, turnandovi nel portare i bimbi in piscina, o creando un piccolo gruppo di gioco a rotazione).

Non dimenticare: un genitore sereno giova a tutta la famiglia

Prendersi cura di sé non è egoismo, è prevenzione. Se senti che lo stress rimane alto nonostante i tentativi, potresti valutare di confrontarti con un esperto: a Rho il Consultorio Familiare offre colloqui di sostegno per genitori in difficoltà, oppure puoi rivolgerti a uno psicologo privato per qualche incontro mirato. A volte basta poco per riorganizzare la routine familiare o acquisire nuove prospettive che alleggeriscono il carico.

Ricorda che nessuno nasce “imparato” nel mestiere di genitore. Stai facendo del tuo meglio e questo, già di per sé, significa che sei un buon genitore. I figli non hanno bisogno di super-mamme o super-papà perfetti, ma di genitori che li amano e che, quando sbagliano, sanno chiedere scusa e riprovarci. Con un po’ di equilibrio in più e meno stress, potrai goderti meglio i momenti speciali con i tuoi bambini – una passeggiata in Piazza Visconti mangiando un gelato, un pomeriggio al parchetto di quartiere – creando ricordi felici per te e per loro.

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