Siccità – Paolo Virzì

Contenuto a cura di:

Davide Livio

Psicologo, psicoterapeuta, movie addicted

Siccità – Paolo Virzì

lunedì 11 Marzo 2024

Principio attivo

Paolo Virzì, cambiamento climatico, disuguaglianza sociale

Categoria farmacoterapica

“Siccità”, diretto da Paolo Virzì, ci trasporta in una Roma distopica, dove non piove da tre anni, e la vita dei suoi abitanti è radicalmente cambiata a causa della mancanza d’acqua. Il Tevere è in secca, e la città è invasa da blatte. Tra i personaggi principali troviamo un carcerato evaso per sbaglio, una dottoressa che scopre una nuova epidemia, e un ex-commerciante che vive per strada. Il film incede nelle storie dei personaggi narrando  una realtà dove la crisi idrica e la crisi climatica globali si riflettono nel microcosmo di una città che lotta per sopravvivere. 

Straordinarie le performance attoriali di Valerio Mastandrea e Elena Lietti che restituiscono con la loro ricerca di emozioni e affetti un senso compiuto all’intera vicenda.

Indicazioni terapeutiche

Il film è metafora dell’assenza di sentimenti, dell’anaffettività pandemica dove la siccità fisica si rispecchia nella aridità emotiva dei protagonisti. Ogni personaggio, intrappolato nella propria solitudine e disconnessione dagli altri, riflette questa mancanza di umidità emotiva, cercando in qualche modo di trovare redenzione o un senso di appartenenza in una città che è tanto arida quanto loro.

Modalità di somministrazione

“Siccità” va “assorbito” con un’apertura mentale verso le metafore climatiche e umane che propone. È un film che richiede attenzione ai dettagli e sensibilità verso le dinamiche interpersonali complesse che vengono esplorate. La visione può provocare riflessioni profonde sull’impatto delle nostre azioni su chi ci circonda, sull’ambiente e sulla qualità della nostra esperienza di “essere umani”.

La visione di “Siccità” può provocare una vasta gamma di reazioni, da una profonda riflessione personale sulla crisi climatica e sulle relazioni umane a una sensazione di malinconia per lo stato di disconnessione emotiva che affligge i personaggi. Alcuni spettatori potrebbero anche avvertire una sensazione di inquietudine nel vedere quanto realisticamente il film rappresenti potenziali future realtà distopiche.

Curiosità

È interessante notare come il soggetto di “Siccità” sia stato concepito durante il primo lockdown del 2020, rendendo il film particolarmente attuale e risonante con le recenti esperienze globali. L’opera di Virzì esplora non solo la crisi idrica ma anche le crisi sociali e emotive, proiettando le sfumature distopiche su un’altra emergenza, quella climatica, rendendo il film un commento pungente sul nostro presente e possibile futuro

 

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Davide Livio

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