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Sepolti in casa: disturbo ossessivo compulsivo da accumulazione

mercoledì 5 Marzo 2025

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Sepolti in casa: disturbo ossessivo compulsivo da accumulazione

mercoledì 5 Marzo 2025

Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Accumulazione: tra Realtà e Finzione Televisiva

Il disturbo ossessivo-compulsivo da accumulo (Hoarding Disorder) è una condizione psicopatologica caratterizzata dalla difficoltà persistente di eliminare o separarsi da oggetti, indipendentemente dal loro valore reale. Spesso associato al disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), è riconosciuto nel DSM-5 come una diagnosi a sé stante. La sua rappresentazione nei media, in particolare nei reality show come Sepolti in casa (Hoarders), ha contribuito a portare l’attenzione su questa problematica, ma talvolta ne ha distorto la percezione.

Il Disturbo da acumulazione nella Cultura Popolare

Programmi televisivi come Hoarders e Hoarding: Buried Alive mostrano spesso casi estremi, con abitazioni sommerse da oggetti, rifiuti e perfino animali. Questi programmi, se da un lato sensibilizzano il pubblico, dall’altro possono offrire una visione sensazionalistica, enfatizzando il disordine visibile piuttosto che il disagio interiore del paziente. Gli accumuli, infatti, non sono sempre legati a sporcizia e caos evidente, ma possono essere ordinati e organizzati in modo sistematico, rendendo più difficile per i familiari riconoscere il problema.

Diagnosi

La diagnosi del disturbo ossessivo-compulsivo da accumulazione si basa su criteri specifici definiti dal DSM-5 e dall’ICD-10. Secondo il DSM-5, la condizione è caratterizzata da:

  • Difficoltà persistente a eliminare o separarsi dagli oggetti, indipendentemente dal loro valore reale.
  • Un forte bisogno di conservare gli oggetti e un disagio significativo associato alla loro eliminazione.
  • Accumulo di oggetti che ingombrano e compromettono gli spazi abitativi, impedendone l’uso previsto.
  • Significativo disagio o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti della vita.
  • L’assenza di altre condizioni mediche o psichiatriche che possano spiegare meglio il comportamento, come disturbi neurocognitivi o schizofrenia.

La diagnosi differenziale è fondamentale per distinguere il disturbo da altre condizioni come il DOC classico, il disturbo depressivo maggiore con caratteristiche apatiche e il disturbo da accumulo secondario a lesioni cerebrali o demenza. Strumenti diagnostici standardizzati come l’Hoarding Rating Scale e il Structured Interview for Hoarding Disorder possono essere utilizzati per una valutazione più approfondita.

Casi Clinici

Caso 1: Maria, la maestra in pensione

Maria, 68 anni, ex insegnante, è stata portata in terapia dai figli preoccupati per le sue condizioni di vita. Nel corso degli anni, aveva accumulato migliaia di libri, giornali e oggetti decorativi, riempiendo ogni spazio della sua abitazione. Pur riconoscendo le difficoltà nel muoversi in casa, non voleva liberarsi di nulla, attribuendo a ogni oggetto un valore affettivo. Il trattamento ha coinvolto la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) con esposizione con prevenzione della risposta (ERP) e un intervento familiare sistemico.

Caso 2: Luca, il collezionista

Luca, 45 anni, lavoratore autonomo, ha iniziato ad accumulare oggetti elettronici e pezzi di ricambio per computer. Sebbene la sua casa non fosse un ambiente invivibile, il tempo dedicato all’organizzazione e all’acquisto compulsivo interferiva con il suo lavoro e la vita sociale. La terapia ha incluso la Schema Therapy per affrontare i suoi schemi di insicurezza e controllo, oltre a sessioni di EMDR per eventi traumatici legati al passato.

Comorbidità

Il disturbo da accumulo spesso coesiste con altre condizioni psicopatologiche, tra cui:

  • Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC): circa il 20% dei pazienti con accumulo presenta sintomi ossessivi-compulsivi.
  • Disturbi d’Ansia e Depressione: l’isolamento sociale e il senso di vergogna possono portare a sintomi depressivi.
  • Disturbi di Personalità (Cluster C): tratti evitanti o dipendenti possono essere presenti.
  • Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD): il trauma può essere un fattore scatenante nell’accumulo patologico.

Trattamento Sistemico-Relazionale

L’approccio sistemico-relazionale considera il disturbo non solo come una problematica individuale, ma anche come parte di una dinamica familiare. Alcuni elementi chiave di questo approccio includono:

  • Ruolo della Famiglia: spesso i familiari oscillano tra la frustrazione e l’eccessiva protezione del paziente. La terapia mira a riequilibrare questi ruoli.
  • Genogramma: utile per esplorare modelli di attaccamento e trasmissione intergenerazionale del comportamento di accumulo.
  • Ristrutturazione del sistema: attraverso tecniche di riorganizzazione familiare si aiuta il paziente a trovare nuovi significati relazionali che sostituiscano l’attaccamento agli oggetti.

Conclusioni

Il disturbo da accumulazione è una condizione complessa che va oltre l’immagine stereotipata offerta dalla televisione. Il trattamento richiede un approccio integrato, che comprenda la psicoterapia e, in alcuni casi, trattamenti farmacologici. Solo con un approccio comprensivo si può sperare in un miglioramento significativo della qualità di vita del paziente e dei suoi familiari.

Bibliografia

  • American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (5th ed.). Washington, DC: APA.
  • Frost, R. O., & Steketee, G. (2014). Stuff: Compulsive Hoarding and the Meaning of Things. Houghton Mifflin Harcourt.
  • Minuchin, S. (1974). Families and Family Therapy. Harvard University Press.
  • Linehan, M. M. (2015). DBT Skills Training Manual (2nd ed.). Guilford Press.
  • Hayes, S. C., Strosahl, K. D., & Wilson, K. G. (2012). Acceptance and Commitment Therapy: The Process and Practice of Mindful Change (2nd ed.). Guilford Press.
  • Shapiro, F. (2018). Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) Therapy (3rd ed.). Guilford Press.
  • McWilliams, N. (2011). Psychoanalytic Diagnosis: Understanding Personality Structure in the Clinical Process (2nd ed.). Guilford Press.

Contenuto a cura di:

Davide Livio

Psicologo, psicoterapeuta, movie addicted

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