Se mi lasci ti cancello – di Michel Gondry
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“La città incantata”, un capolavoro del maestro Hayao Miyazaki. La storia segue le avventure di Chihiro, una bambina in viaggio verso la sua nuova casa con i genitori. Una deviazione li conduce a un misterioso tunnel e, attraversandolo, si ritrovano in un mondo magico, ma anche inquietante. I genitori vengono trasformati in maiali e Chihiro si ritrova sola, in un luogo dove la regola è chiara: o lavori o scompari. Inizia così il suo viaggio iniziatico in questo mondo surreale, dove incontra spiriti, streghe e creature straordinarie.
Il modo migliore per apprezzare questo film è immergersi completamente nella sua atmosfera, lasciandosi guidare dalla narrazione visiva e dalle simbologie. È un’esperienza che va oltre il guardare un semplice film: è un viaggio emotivo e sensoriale. La visione in sala, se possibile, amplifica l’esperienza, ma anche a casa si può creare l’atmosfera giusta: luci soffuse, nessuna distrazione, e una buona qualità audio-visiva.
Durante la visione di “La città incantata” si possono verificare momenti di stupore estetico, riflessioni profonde e una forte empatia verso i personaggi. Il film può provocare un senso di nostalgia, ma anche di speranza e meraviglia. È possibile anche un leggero senso di malinconia post-visione, dovuto all’abbandono di un mondo tanto ricco e affascinante.
Una curiosità riguarda il processo creativo di Miyazaki: egli inizia i suoi film senza una sceneggiatura definita, lasciandosi guidare dall’inconscio e dalla storia che si sviluppa via via. Questo metodo, unico nel suo genere, conferisce ai suoi film una qualità onirica e profondamente personale, con una forte impronta dello shintoismo, che permea tutta la sua opera. In conclusione, “La città incantata” è un film che non solo intrattiene, ma eleva lo spirito, offrendo un’esperienza cinematografica unica, capace di toccare corde profonde nell’animo dello spettatore.
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