Pensieri intrusivi: cosa sono, significato e come gestirli
I pensieri intrusivi rappresentano un fenomeno comune, spesso mal compreso, che può suscitare preoccupazione in chi li sperimenta. Questi pensieri,...
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Ti senti come una candela che ha bruciato da entrambi i lati, e ora non rimane quasi più cera. Quando lo stress prolungato va oltre il limite, si cade nel burnout – uno stato di esaurimento fisico e mentale in cui nulla sembra avere più senso. A Brescia, terra di grandi lavoratori, non è raro imbattersi in casi di burnout: persone che hanno dato il 200% per anni finché il corpo e la mente hanno detto basta. Forse ti riconosci in questa situazione: la mattina ti alzi già stanco, con un peso sul petto al pensiero di affrontare un’altra giornata di lavoro. Ti senti svuotato, magari più irritabile o cinico verso quel lavoro che un tempo amavi. La passione è stata sostituita da un distacco emotivo; vai avanti per inerzia, come se avessi impostato il pilota automatico. Le conseguenze dello stress qui arrivano al culmine: non è solo fatica, è la sensazione di essere esauriti e disillusi.
Se ti rivedi in questo quadro, sappi che non sei solo né “sbagliato”. Il burnout non indica che hai fallito – al contrario, spesso colpisce proprio le persone più coscienziose e dedite.
“Hai spinto troppo e troppo a lungo, è normale sentirsi così prosciugati. Ma da questo stato si può guarire, un passo alla volta.”
La prima cosa da fare di fronte a un burnout è fermarsi. Continuare a spingere ignorando l’esaurimento rischia solo di aggravare la situazione. Se senti di non farcela più, parlane con qualcuno di fiducia sul lavoro o in famiglia, e valuta la possibilità di prenderti una pausa significativa. Il tuo medico di base a Brescia può certificare un periodo di riposo (malattia) se il tuo stato di salute lo richiede – ed è un diritto usarlo quando necessario. Parallelamente, cerca supporto professionale: a Brescia troverai psicologi e psicoterapeuti specializzati in stress lavorativo e burnout. Puoi rivolgerti ai servizi pubblici come il CPS (Centro Psico-Sociale) della tua zona per un consulto, oppure optare per uno psicologo privato come quelli che puoi trovare presso ilmiopsi. Molti professionisti offrono percorsi specifici per chi è in burnout, mirati a recuperare energie e ridefinire le priorità.
Anche alcune aziende, soprattutto le più grandi in città, dispongono di programmi di Employee Assistance o collaborano con specialisti per aiutare i dipendenti in difficoltà: informati discretamente presso le risorse umane, potresti scoprire di non essere il primo né l’unico ad aver bisogno di aiuto. La cosa importante è capire che chiedere sostegno non è un segno di debolezza: è il modo più efficace per rimettere insieme i pezzi e tornare a stare bene.
Uscire dal burnout richiede un cambiamento nell’equilibrio tra vita e lavoro, ma anche nel modo in cui vedi te stesso. È fondamentale che tu ricominci a mettere te stesso al centro, almeno un po’. Questo significa darti il permesso di non essere perfetto: se fino ad oggi hai preteso il 110% da te in ogni compito (come tanti bresciani abituati all’eccellenza), è ora di accettare che non sei una macchina. Abbassa – per quanto possa suonare strano – l’asticella quando necessario: consegnare un progetto “abbastanza buono” invece che perfetto ogni tanto non farà crollare il mondo. Anzi, ti permetterà di durare nel lungo periodo. Prova anche a delegare dove puoi: Brescia è piena di colleghi capaci e persone pronte a dare una mano, ma devi essere tu il primo a chiedere supporto anziché farti carico di tutto da solo. Recupera spazi personali: le ferie non sono un lusso inutile, ma un diritto sacrosanto.
Se non puoi permetterti un lungo periodo off, ritagliati comunque weekend davvero liberi – magari spegnendo il telefono di lavoro e andando via dalla città, anche solo fino al lago o in montagna, per rompere la routine mentale. Usa quel tempo per ritrovare ciò che ti fa stare bene: può essere lo sport (una pedalata lungo il Mella, una partita a tennis al circolo), un hobby creativo che avevi abbandonato o semplicemente il piacere di stare con la tua famiglia senza l’orologio alla mano. All’inizio potresti quasi sentirti in colpa nel non “fare doveri”, ma passo dopo passo capirai che ricaricarti ti rende in definitiva una persona (e un lavoratore) migliore.
Nel pieno del burnout sembra di aver perso sé stessi, ma non è così: quella scintilla che ti animava c’è ancora, solo nascosta sotto la cenere. Con il giusto aiuto e cambiando qualche abitudine, pian piano la fiamma può riprendere vigore. A Brescia non mancano esempi di persone che, dopo essersi bruciate, hanno saputo rinascere più forti e consapevoli: c’è chi ha ritrovato motivazione nel proprio lavoro imparando a darsi limiti sani, e chi ha colto l’occasione per cambiare strada, scoprendo nuove passioni. Qualunque sia il tuo percorso, sappi che meriti di stare bene. Il lavoro è importante, ma non vale la tua salute. Non avere paura di mettere te stesso al primo posto per un po’: curando il tuo benessere psicofisico, tornerai a brillare anche professionalmente. E ricordati che Brescia è una comunità solida: non devi affrontare il burnout in silenzio e in solitudine.
Aprirsi con un amico, un familiare o uno specialista è il primo passo per uscire dal tunnel. Il percorso richiederà tempo e pazienza, ma ne vale la pena: alla fine riavrai la tua energia, il tuo sorriso e la voglia di guardare al futuro con fiducia.
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