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Bullismo a Brescia: affrontare e prevenire un problema crescente nelle scuole

Adolescenza
Disturbi del comportamento

Bullismo a Brescia: affrontare e prevenire un problema crescente nelle scuole

lunedì 12 Maggio 2025

Essere genitori o ragazzi a Brescia significa vivere in una città che offre moltissimo: buone scuole, associazioni sportive, spazi verdi dove crescere sani e sicuri. Eppure, come in ogni altra città, anche qui il bullismo è una realtà che può insinuarsi nelle aule scolastiche, nei corridoi, nei campi sportivi o persino nelle chat di gruppo sui social.

È importante sapere che se tu o tuo figlio state vivendo questa esperienza, non siete affatto soli. Non siete sbagliati, né dovete sentirvi impotenti. Con un approccio empatico e attento, è possibile intervenire e prevenire questa forma di disagio, proteggendo ragazzi e ragazze dal dolore che il bullismo porta con sé.

Riconoscere il bullismo: segnali e contesti frequenti

Il bullismo non è solo violenza fisica, anzi, spesso si manifesta in modi più sottili ma altrettanto dolorosi: prese in giro ripetute, esclusioni dal gruppo, minacce online o manipolazioni psicologiche. Forse hai notato che tuo figlio è diventato improvvisamente silenzioso, evita di andare a scuola, oppure trascorre ore chiuso nella sua stanza senza spiegare perché. Oppure, se sei un adolescente, potresti sentirti isolato, deriso da alcuni compagni o preso di mira sui social.

Anche in scuole ben organizzate come quelle di Brescia – dal Liceo Arnaldo fino agli istituti tecnici come il Tartaglia-Olivieri o il Lunardi – episodi simili possono verificarsi e restare nascosti. Può succedere negli spogliatoi dopo educazione fisica, nei corridoi durante l’intervallo o su gruppi WhatsApp di classe. È importante non sottovalutare questi segnali, perché spesso i ragazzi tendono a tenere tutto dentro, per vergogna o paura delle conseguenze.

A chi rivolgersi a Brescia per chiedere aiuto

Se sospetti che tuo figlio stia vivendo un’esperienza di bullismo, oppure se tu stesso stai subendo questo tipo di situazione, non devi affrontarla da solo. Brescia offre numerosi punti di riferimento a cui rivolgersi per trovare ascolto e sostegno immediato.

Nelle scuole bresciane, come quelle di via Oberdan, via San Faustino o del Villaggio Sereno, sono ormai diffusi gli sportelli psicologici con psicologi e counselor specializzati, che sanno riconoscere e affrontare queste dinamiche con grande sensibilità e competenza. Parlarne con un adulto fidato all’interno della scuola (un insegnante sensibile, un coordinatore scolastico o lo psicologo dello sportello) è sempre un primo, importantissimo passo.

Al di fuori della scuola, puoi rivolgerti al Consultorio Familiare del Comune di Brescia, dove troverai professionisti pronti ad ascoltarti gratuitamente e in maniera riservata. Anche le associazioni locali, come il Telefono Azzurro Brescia, forniscono consulenze telefoniche anonime per adolescenti e genitori che desiderano un supporto immediato.

***** INSERIRE IMMAGINE [Sportello psicologico in una scuola superiore a Brescia] *****

Prevenire il bullismo: il ruolo attivo di scuole e famiglie

A Brescia la comunità scolastica è sempre più attenta al tema della prevenzione del bullismo, ma è fondamentale che anche la famiglia partecipi attivamente. Le scuole cittadine spesso organizzano incontri per genitori e studenti – come quelli promossi dal Comune di Brescia in collaborazione con associazioni locali – per sensibilizzare, formare e discutere apertamente di questo problema. Partecipare a questi incontri, che siano presso l’istituto frequentato o al Centro Sociale di quartiere, è importante per sentirsi parte di una rete e capire come intervenire concretamente.

Come genitore puoi fare molto anche a casa: mantieni un dialogo aperto con tuo figlio, anche quando sembra non volerti parlare. Non giudicare subito, ascolta attentamente, cerca di rassicurarlo facendogli sentire che la casa è un posto sicuro dove esprimere qualsiasi preoccupazione. Creare un clima di fiducia permetterà a tuo figlio di confidarsi prima che la situazione peggiori.

Se sei tu stesso vittima di bullismo, prova a identificare almeno una persona fidata con cui confidarti: un amico, un familiare, o anche uno psicologo dello sportello scolastico. Parlare è il primo passo per rompere il muro del silenzio e della paura.

Consigli pratici per affrontare il bullismo

Iniziare a gestire il bullismo richiede coraggio, ma è possibile e fondamentale. Se sei genitore, puoi concordare con tuo figlio delle strategie pratiche: ad esempio, insegnargli a evitare situazioni isolate dove i bulli possono agire più facilmente (zone poco sorvegliate delle scuole, tragitti isolati verso casa, ecc.). Puoi anche consigliargli di frequentare ambienti positivi e controllati, come gruppi sportivi o culturali della città, per ampliare la rete di amicizie sane e protettive.

Come ragazzo, cerca di non reagire con violenza o rabbia alle provocazioni: anche se difficile, ignorare le provocazioni iniziali spesso toglie forza al bullo. Usa i canali ufficiali per segnalare ciò che accade, ad esempio parlandone in modo discreto con un insegnante o lo psicologo scolastico.

Se il bullismo avviene online, cerca di non rispondere e salva screenshot o messaggi per eventuali segnalazioni future. A Brescia puoi segnalare episodi gravi anche alle autorità competenti, come la Polizia Postale che ha una sede dedicata sul territorio cittadino e può intervenire direttamente in casi estremi di cyberbullismo.

Un futuro senza paura: il coraggio di chiedere aiuto

Ricorda che nessuno merita di sentirsi solo, isolato o impotente di fronte al bullismo. A Brescia esistono strumenti, servizi e persone capaci di ascoltarti, capirti e aiutarti concretamente. L’importante è non tacere e non aspettare che la situazione peggiori. La comunità bresciana è attenta e pronta a sostenere chiunque si trovi in difficoltà. Chiedere aiuto è un segno di grande forza, non di debolezza: è il primo, fondamentale passo per uscire dalla solitudine, proteggere i tuoi figli e ritrovare serenità e sicurezza nella vita quotidiana.

Non dimenticare mai che la tua esperienza è importante, e che agire oggi significa costruire una scuola e una comunità migliore per tutti, dove il rispetto e la serenità possano prevalere su paura e aggressività.

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